thai - giorgio d'arca

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Il massaggio Thailandese o Thai
è anche detto massaggio Yoga (Yoga passivo).
è un massaggio medico praticato dai monaci buddisti della Tailandia. E’ stato tramandato da maestro e allievo per oltre 2500 anni. Combina i punti di digitopressione della Medicina Cinese con uno stretching assistito ispirato allo Yoga di derivazione indiana, che apre il corpo energeticamente e fisicamente.
Lo scopo finale del Massaggio Tradizionale Thai è, sia per chi lo pratica che per chi lo riceve, il raggiungimento di uno stato di “leggerezza” e un’elevazione emotiva e spirituale.
Le sue origini si perdono nel mistero, ma sembra che derivi da una combinazione di medicina Ayurvedica indiana, di Yoga e di Medicina Tradizionale Cinese.

Il Buddismo fu il principale veicolo di diffusione attraverso il quale l’Ayurveda fu portato dall’India nel resto dell’Asia. La diffusione del Buddismo si verificò principalmente attraverso gli sforzi del grande imperatore Ashota nel secondo secolo avanti Cristo. Convertito al Buddismo, Ashota, fu così coinvolto, che mandò un grande numero di monaci all’estero per insegnarlo. Molti di loro conoscevano anche la medicina Ayurvedica e la diffusero. Ebbero un grande impatto sulle culture con cui entrarono in contatto e portarono, nei luoghi dove andarono, la loro conoscenza spirituale e terapeutica integrandola con le pratiche religiose locali.
Normalmente, prima dell’inizio di una sessione, viene fatta una diagnosi sulle necessità del paziente. Per permettere facilità di movimenti sia chi lo pratica che chi lo riceve deve indossare vestiti confortevoli. Tutto il lavoro viene svolto su un materassino a terra.

All’inizio del massaggio normalmente il terapista si concentra per alcuni momenti inginocchiato vicino al paziente, poi pone il palmo della mano destra sul ventre del paziente che, in accordo alla medicina cinese, è il centro dell’essere umano. Quindi il fisioterapista inizia il massaggio ad un ritmo coordinato con la respirazione del ricevente per portarlo in uno stato di armonia. Chi pratica il massaggio Thai riuscirà anche a sentire la pulsazione del cliente e lo cullerà gentilmente e ritmicamente prima di iniziare ad applicare gli stiramenti e le pressioni. Controllare la pulsazione aiuta a concentrare sia il cliente che il terapista, mentre il cullare ritmicamente inserisce il cliente in un ritmo naturale e gli permette di lasciarsi andare gradatamente.

Come altri tipi di massaggi, il Massaggio Tradizionale Thai aumenta l’attività vascolare e promuove la liberazione di tossine dalle cellule. Ma oltre a questa attività fisiologica questo tipo di massaggio ha un’attività di liberazione di energia. Perciò, dopo questo massaggio non ci si sente sedati, ma, al contrario, ci si sente come potenziati. Un’altra unicità di questo tipo di massaggio è che le tecniche si spingono fino al limite delle possibilità del paziente, con l’utilizzo delle mani, dei gomiti, delle ginocchia e dei piedi.

Questa tecnica di massaggio è adatta anche e specialmente per atleti di discipline aerobiche, come chi pratica la corsa, il ciclismo, il calcio. Il massaggio può contribuire a ridurre il tempo di recupero lasciando il corpo rilassato e la mente sveglia.

Il massaggio Thai è anche indicato per individui depressi perché ha un effetto equilibrante a livello emotivo (almeno temporaneamente).

 
 
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